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Itinerari Nonantola

Nonantola è un comune italiano di 15839 abitanti della provincia di Modena in Emilia-Romagna. Frazioni: Bagazzano, Campazzo, Casette, La Grande, Redù, Rubbiara, Via Larga. Confini: Bomporto, Castelfranco Emilia, Crevalcore (BO), Modena, Ravarino, Sant'Agata Bolognese (BO). Nome abitanti: nonantolani. Il nome Nonantola deriva dal latino nonaginta, ossia novanta riferito alle misure agrarie.
MONUMENTI:
Museo Benedettino Nonantolano e Diocesano di Arte Sacra, Antiquarium, Chiesa di San Silvestro, Chiesetta di Santa Filomena.
STORIA:
I ritrovamenti più antichi nella zona nonantolana risalgono all'età del bronzo, quando nella zona padana si sviluppò la civiltà terramaricola che venne in seguito sostituita nell'area da quelle villanoviana, etrusca e gallo-celtica. Infine i romani, nel 182 a.C., fondarono una colonia di novanta centurie (dalla quale deriva il nome della città). Il centro di Nonantola conserva numerose tracce del passato medievale, tra le quali le due torri dette "dei Modenesi" e "dei Bolognesi", resti delle rispettive rocche. Ma la principale gloria di Nonantola è senza dubbio l'abbazia di San Silvestro.
CURIOSITA’:
Degno di particolare nota è l'episodio di Villa Emma, villa del luogo nella quale venne ospitato e poi messo in salvo un gruppo di più di settanta ragazzi orfani ebrei di origine tedesca durante la seconda guerra mondiale. I ragazzi erano giunti dai Balcani nel luglio del 1942 e furono ospitati legalmente per un anno. Con l'8 settembre 1943 e l'occupazione tedesca, la situazione divenne drammatica ma, grazie al pronto intervento dei loro protettori locali, in meno di 36 ore i ragazzi furono dispersi in vari istituti religiosi o nascosti presso famiglie di Nonantola che li fecero passare per loro figli. Furono infine fatti fuggire a piccoli gruppi in Svizzera grazie a documenti falsi timbrati con lo stemma del comune di Larino, già liberato dagli Alleati e, quindi, non verificabile dai nazisti. Il timbro venne creato dal fabbro del paese.

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