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SAPORI DI VIAGGIO

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SAPORI DI VIAGGIO / Tappe - Next Stops

Itinerari Campagnola Emilia

Palazzo Comunale

L'originaria “Casa Comunale”, situata nella parte sud di Piazza Roma, venne acquistata da Francesco Marastoni per adibirla a uffici e scuola, nel 1782; una ristrutturazione radicale all'inizio del Novecento da parte dell'Ing.Plinio Cottafava, lo porta all'aspetto attuale. Fu inoltre oggetto di interventi di restauro e consolidamento a seguito dei sismi dell'aprile-maggio 1987 e del 15 ottobre 1996.

Palazzo Baccarini

Costruito tra il 1689 e il 1741, come attestato da due tavolette di cotto inserite sotto il porticato, l'impianto del Palazzo è composto da tre unità a corte, di tipologia residenziale, classica delle borghesia del tempo, con ogni corte caratterizzata, al piano terra, da un androne passante che funge da collegamento fra il portico ed il cortile interno. Ai lati di ogni androne erano presenti le botteghe artigianali.

È stato oggetto di un restauro conservativo avviato nel 1998 e dal 2007 è sede della Biblioteca e dei Servizi Culturali del Comune di Campagnola Emilia.

Chiesa Parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio

La chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio fu realizzata su una chiesa preesistente negli anni 1771-1772 e presenta numerose testimonianze di architettura, pittura e scultura della fine del XVIII secolo.

Chiesa di Sant'Andrea

Di stile romanico risulta la chiesa di Sant'Andrea risalente all'XI secolo, sopravvissuta alla distruzione dell'antico castello, è oggi il monumento più antico di Campagnola. Ha una pianta asimmetrica con due absidi rettangolari, rivolte verso oriente: una maggiore, contenente l'altare e una minore, contenente la sagrestia e cella campanaria; ha una facciata romanica con due lesene triangolari ai lati; Sono inoltre presenti due finestrelle romaniche a strombo da ambo i lati del finestrone, riscoperte nel 1986. Al suo interno sono presente preziosi affreschi del Quattrocento.

Abbazia SS.Trinità

In una mappa della pianura reggiana del Quattrocento, il monastero di Campagnola è raffigurato dal disegno della chiesa, con dimensioni di due o tre volte maggiori rispetto a quelle delle altre chiese. Ciò sta ad indicare l'importanza notevole del monastero che per di più è l'unico edificio rappresentante Campagnola. Nel disegno svetta un campanile che sembra a pianta ottagonale con tetto a guglia, in stile gotico-lombardo.

La modesta struttura dell'attuale chiesetta della Santissima Trinità non rammenta la magnificenza delle origini della chiesa e del monastero nel loro pieno fulgore nel Duecento. L'attuale oratorio è stato ricavato dalla navata meridionale minore della ben più ampia chiesa duecentesca a tre navate, che si sviluppava a Nord con una navata maggiore, larga il doppio e più lunga di quella oggi esistente, ed un'altra minore uguale a quella Sud. Il disfacimento di queste navate avvenne alla metà del Settecento, a seguito dell'abbattimento del monastero. La famiglia Sabbatini di Modena, affittuaria della proprietà, lasciò che la chiesa e il monastero andassero in rovina, senza fare alcuna opera di restauro, abbatté gli edifici duecenteschi e si servì del materiale riutilizzabile per la villa di campagna costruita a Sud dell'edificio sacro ancora in piedi.

La chiesa presenta alcuni elementi propri dello stile romanico, come gli archi a tutto sesto delle campate; altri elementi, invece, sono tipici del gotico, come le volte del soffitto, che si presentano a crociera a sesto acuto, con costoloni che ne sottolineano la verticalità.

La parete settentrionale dell'oratorio mostra ben visibili le strutture antiche romaniche, composte da arcate a tutto sesto, tamponate da pareti non ben saldate alle precedenti murature; gli archi poggiano su pilastri polistili alternati. Esternamente, a Nord, si trova un motivo decorativo in mattoni molto complesso e ricercato, che sembra suggerire l'esistenza di un'antica porta poi tamponata. All'interno, volte a crociera a sesto acuto di stile gotico scaricano su pilasti il peso del soffitto per mezzo di costoloni. Alle sommità dei pilastri sono visibili tracce di capitelli in arenaria con figure in bassorilievo quasi completamente distrutti; rinvenuti negli anni Settanta del Novecento, sotto capitelli neoclassici settecenteschi.

È ancora presente l'ancona di stucco dell'altare del crocifisso del Settecento, sormontato dallo stemma del cardinale Francesco Barberini, abate commendatario tra il 1695 e il 1739.

Anche l'antico campanile è stato demolito nel 1825; al suo posto è stato eretto un campaniletto a vela a due luci, oggi senza campane.

Chiesa di San Giacomo Maggiore

Già presente nel Cinquecento, la Chiesa di San Giacomo Maggiore della località di Cognento risultava essere piccola e modesta, disadorna e povera di arredi: priva dell'abside e l'altare maggiore era davanti ad un coro di forma quadrata e orientata liturgicamente verso Oriente, in maniera opposta rispetto ad oggi. Era ad un'unica navata, ma con altari appoggiati alle pareti laterali; il soffitto era in legno.

Distrutta da un incendio nel 1660, venne ricostruita a navata unica con quattro altari, in luogo dei tre precedenti, e successivamente, nel periodo compreso tra il 1780 e il 1789 completamente ricostruita rovesciando la pianta. La facciata trae spunto dalle linee della Chiesa parrocchiale del Campagnola: rifinita di lesene e culmina con un frontespizio mistilineo. Negli anni 50 vennero aggiunti il portale marmoreo, le colonne tortili e l'altare maggiore in marmi policromi con paliotto in scagliola di stile carpigiano, e opere settecentesche provenienti dalla chiesa di San Rocco a Reggio Emilia. All'interno si trovano inoltre due confessionali lignei in stile barocco e le acquasantiere settecentesche in marmo a forma di conchiglia.

È inoltre presente un organo costruito da Domenico Traeri nel XVIII secolo e oggetto di restauro nel 2003.

Corte di San Bernardino da Siena

Ad a Nord dell'abitato si trova la Corte di San Bernardino da Siena, già esistente nel XII secolo con il nome di Villa dei Reatini; successivamente proprietà della famiglia Augustoni. In essa, il predicatore francescano S. Bernardino da Siena, fu ospitato nel 1423.

La corte, in origine chiusa, risale all'epoca matildica, oggetto di ristrutturazione nel XV secolo comprende la villa padronale, torre colombaia a settentrione e oratorio dedicato al Santo. La Villa, è costruita da un corpo centrale e due ali avanzate; nel salone principale della villa, restauri hanno portato alla luce alcuni affreschi seicenteschi.

Oratori, cappelle

  • S. Pietro Martire
  • Madonna della Rosta
  • Oratorio Marmiroli
  • Oratorio della Beata Vergine dell'Olmo
  • S. Antonio da Padova
  • Oratorio della Madonna Rossa

Oasi LIPU Celestina

Oasi Lipu di 12 ettari, collocata a nord di Campagnola Emilia. Inaugurata nel 2005 a seguito di una donazione privata, vede oggi la presenza di diverse piantumazioni e una importante presenza di volatili

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